20150915_071744L’inizio è scritto, la fine pure. Nel mezzo divertiti.

Come faccio a dimenticare la goccia che cade dal ramo, è già poesia.

Non lasciare svanire le emozioni, incastrale nel tempo che passa fra una vita e la Morte.

Quel profumo di matite, il vestito da Arlecchino. Ciottoli usati come palla e le urla da bambino.

Come faccio a dimenticare il grembiule blu fino ai piedi o quello a mezzo busto tanto fastidioso.

I fiori nelle aiuole  coi pantaloni sporchi di erba fresca, le cartelle colorate e le cinte intorno ai libri.

Il suono della campana, tanta premura nel sentirlo per poi non voler andare via.

Le treccine delle bimbe, fiumi di immagini in piccoli semi di vita.

Odore di manicaretti sul maglione e tute vecchie da consumare nei giochi.

La mamma che ti aspetta dal balcone e l’amico che saluta con la mano.

Lontano il tempo degli affanni, trionfo del Natale coi suoi Babbi.

Felice per quel bacio immaginato, sospira dove il tempo si è fermato.