L’inizio è scritto, la fine pure. Nel mezzo divertiti.
Come faccio a dimenticare la goccia che cade dal ramo, è già poesia.
Non lasciare svanire le emozioni, incastrale nel tempo che passa fra una vita e la Morte.
Quel profumo di matite, il vestito da Arlecchino. Ciottoli usati come palla e le urla da bambino.
Come faccio a dimenticare il grembiule blu fino ai piedi o quello a mezzo busto tanto fastidioso.
I fiori nelle aiuole coi pantaloni sporchi di erba fresca, le cartelle colorate e le cinte intorno ai libri.
Il suono della campana, tanta premura nel sentirlo per poi non voler andare via.
Le treccine delle bimbe, fiumi di immagini in piccoli semi di vita.
Odore di manicaretti sul maglione e tute vecchie da consumare nei giochi.
La mamma che ti aspetta dal balcone e l’amico che saluta con la mano.
Lontano il tempo degli affanni, trionfo del Natale coi suoi Babbi.
Felice per quel bacio immaginato, sospira dove il tempo si è fermato.
Si legge una malinconia dell’età che non torna più. Una malinconia di una felicità semplice…leggendo questa poesia sento l’odore della fanciullezza e di quei tempi ingenui ma gioiosi! Si riusciva ad essere felici anche con poco. Bravo Gianluca…descrizione impeccabile dei nostri usi e costumi degli anni 80!
….e con il pallone sotto al braccio…bravo Gianluca!!m hai fatto fermare un attimo e rivedere felicemente il passato
Ritorno al passato…. A quei giorni spensierati, divertenti che purtroppo non tornano più…. Grazie Gianluca per avermi dato la possibilità di ricordarli e riviverli
“l’inizio è scritto..la fine pure..nel mezzo divertiti”; è quello che ognuno di noi dovrebbe fare..godere di ogni attimo che ci offre la vita perché non tornerà più indietro!! Complimenti come sempre…sei un grande!!!!
Ritorno all’infanzia attraverso i ricordi, solo ricordi..
Versi prepotentemente malinconici..bella
Parole semplici ricche di quel fascino di un’infanzia mainconica che non torna più, felice di averla vissuta e triste non vederla vivere negli occhi dei nuovi giovani.
Quei giochi inventati al momento con niente:
Un gessetto un pò di sabbia un pallone vecchio anche bucato e rattoppato.
Grazie Gianluca che ci fai rivivere con le tue parole i nostri momenti migliori.
Età dell’ innocenza, della spensieratezza, della felicità ricordata con una vena malinconica ma da quell’ età in poi siamo diventati ciò che siamo oggi..
Complimenti, le tue parole trasmettono sentimenti che è difficile vivere in questo tempo
Splendida sintonia di paragoni e accostanenti che insieme aprono e chiudono lo stesso cerchio di emozioni e di ricordi sempre vivi nel cuore e nella mente. Meravigliosa