Stridore di freccia che sibila
e nel buio il dardo saetta.
Avvizzisce il fiore che muore,
il dolore che scuote la Terra.
Fredda una marcia di stolti
che avanti corrono in fretta.
Silente il padrone Denaro
nell’ombra alimenta la guerra.
Il fiume ritorna alla fonte
e l’acqua alle nuvole.
La foglia ricresce sul ramo
e la radice invecchia.
Il vento tormenta il monte
e l’uomo con le sue favole,
il pesce infilzato ad un amo
racconta una storia di nicchia.
Parole di vita da un ponte
e la nebbia nasconde le lucciole.
Sussurri di un dolce richiamo,
nell’acqua la vita si specchia.
Complimenti Gianluca, le tue poesie sono immediate, semplici e profonde. Questa mi piace particolarmente….” Il fiume ritorna alla fonte e l’acqua alle nuvole”……
Grazie innanzitutto per aver visitato il mio blog,ne sono onorato…..in merito a Roberto….. Stendiamo un velo pietoso…. Ahahahaha….grazie davvero…al prossimo commento.